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Ologramma – cosa si può realmente fare e come inserirlo in un evento

Effetti Olografici 3D per presentazioni prodotti mostre e concerti – Ologramma 

Entriamo in un argomento abbastanza complesso e dalle potenzialità poco chiare, questo perché spesso si parla di ologrammi o effetti olografici andando a creare delle false aspettative in un cliente.

Nel corso del tempo ho realizzato diversi effetti olografici per eventi, ma le volte che mi è stato chiesto un “effetto olografico” con aspettative fuori dalla realtà veramente non si contano.

Si il nostro logo appare sullo schermo  fa un animazione ed a un certo punto…. Si stacca e comincia a volteggiare per il teatro!

… Voi proiettate su qualsiasi tipo di materiale?

– no, dipende dal materiale, se è qualcosa di particolare dovremmo fare delle prove

– vorremmo proiettare sul niente!

… E poi al centro dello stand compare un hostess con il nostro prodotto! La si può far girare a seconda di dove è la gente?

… E il mio logo lo può proiettare la! (indicando un punto imprecisato nella foschia)

– la dove? è un pò buio e non vedo bene..

– appunto non c’è niente! Cosi si vede meglio!

Molto spesso riesci a beccare le anomalie sul nascere, ma qualche volta è troppo tardi…

Cliente in showroom che assieme all’agenzia che ha venduto il progetto guardano l’effetto olografico Faccia dell’agenzia che cambia espressione di minuto in minuto, e discretamente mi si avvicina:

– si va beh, ma quando esce?

– chi? (sperando vivamente non intendesse la proiezione)

– l’ologramma!

… È uscito lui alla fine (dal progetto)

Ok quindi, cosa si può realmente proporre e a cosa bisogna stare attenti?

Diciamo che dopo aver tolto le parole “volteggiare” e “sospeso” dal vocabolario, almeno per la durata della presentazione al cliente, hai comunque una buona gamma di soluzioni spettacolari da poter proporre.

Le tecniche principali che possiamo andare ad utilizzare sono 2, mediante l’utilizzo di una pellicola a 45 gradi o in alternativa con uno schermo tulle particolare.

La prima è molto macchinosa (chiaramente se si vuole un buon risultato). Ti permette una visione dell’effetto da posizione frontale, ed è adatta perlopiù per concerti, fiere, teatri dove si ha a disposizione diversi giorni per il montaggio e le prove.

Chiaramente si parla di budget abbastanza sostenuti, visto che la pellicola costa qualche migliaio di Euro al metro quadro ed è sostanzialmente monouso…

Oltre che monouso è anche molto delicata e deve essere posizionata su dei telai particolari per poterla distendere e tirare il piu possibile ed avere di conseguenza un effetto accettabile.

I proiettori da utilizzare devono essere almeno full HD e molto potenti.. Altrimenti l’effetto non sembrerà reale ma semitrasparente, vanificando tutti gli sforzi.

Puoi vedere l’effetto nell’immagine sotto

Esempio di proiezione olografica con pellicola

La seconda invece è relativamente più semplice, si basa sempre sulla proiezione su uno schermo e sul controllo della luce circostante, ma il tutto è sviluppato con uno schermo particolare al posto della pellicola che “scompare” in certe condizioni.

Sicuramente è la scelta più leggera sia in termini di budget che in termini di impegno per l’allestimento, ma l’effetto che si riesce ad ottenere, se il tutto è studiato con cura, è comunque molto impattante.

Ologramma per Spettacolo a Villa Rufolo

Ricapitolando:

  • La tecnologia attuale è ancora molto lontana dall’effetto “Principessa Leila” di Star Wars, e di conseguenza niente personaggi olografici che ti saltellano per la sala
  • L’effetto ha bisogno di ampi spazi tecnici e di un lungo tempo di installazione per essere realizzato, in modo da poter controllare sia il punto di vista delle persone, sia il grado ed il tipo di illuminazione. Quindi niente prepariamo la mattina per lo spettacolo serale o facciamolo in quello spazietto in fiera che è rimasto vuoto
  • Il budget non potrà essere “piccolo” . Bisogna tenere conto che il materiale è particolare, la pellicola addirittura monouso e i tempi di installazione lunghi, fanno si che il conto finale non sia lo stesso di una  installazione di un videoproiettore e uno schermo tradizionali
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